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A proposito di manutenzione ordinaria

Le precisazioni del presidente Iacp sulla problematica relativa alla gestione edilizia degli alloggi popolari

La manutenzione ordinaria degli alloggi popolari è un tema al quale spesso si interessano le cronache giornalistiche, talvolta anche a seguito di segnalazioni da parte degli utenti. “Certamente – dice il presidente dello Iacp di Trapani avvocato Vincenzo Scontrino – non siamo qui a dire che la problematica non esiste, tutt’altro. Anzi riteniamo che l’informazione che giunge dalle testate giornalistiche può esserci d’aiuto anche nell’accertare meglio l’esistenza di precise problematiche ma anche per porre all’attenzione degli organi istituzionali, Stato, Regione, la necessità di trovare spazi di finanziamento per permettere agli Istituti Case Popolari, non solo a quello di Trapani, di aumentare il numero degli interventi edilizi. E’ però bene sapere, e non ci rivolgiamo solo ai giornalisti, ma parliamo anche agli utenti e alle autorità locali, che talvolta pensano di risolvere il problema alzando il telefono chiamando l’ente, che vi sono regole e comportamenti da seguire”.

E’ bene che si sappia che per la manutenzione ordinaria degli alloggi esiste una precisa tabella di marcia, e bisogna tenere conto che:

– gli interventi di manutenzione ordinaria non sono tutti di competenza dell’ente, ma alcuni sono a carico del conduttore;

–  l’affidamento dell’esecuzione dei lavori deve sottostare alle norme stabilite per qualsiasi pubblica amministrazione e quindi l’ufficio deve disporre provvedimenti amministrativi, corredati dagli elaborati tecnici che possono essere semplici ma anche di media e grande complessità;

– l’impresa incaricata della manutenzione ordinaria ha in carico anche altri interventi e dunque per forza di cose esiste una precisa programmazione ed è impossibile perciò pretendere un immediato intervento, impossibile poi che l’ente possa disporre una contemporanea esecuzione di tutte le opere commissionate;

– non è poi ininfluente il fatto che il personale tecnico a disposizione dell’ente non sia numeroso e spesso i tecnici sono chiamati ad eseguire sopralluoghi per richieste di intervento che talvolta nemmeno risultano di nostra competenza, e semmai rientrano nella sfera di pertinenza del conduttore dell’appartamento, regola che, si ricorda, vale per l’intero mondo delle locazioni, sia pubbliche che private.

“Ci spiace doverlo dire ma talvolta i comportamenti praticati dagli inquilini risulta poco consone agli obblighi di cura e tutela del patrimonio assegnato. Spesso a compromettere la vivibilità sono le azioni compiute a danno del singolo appartamento o dello stesso impianto condominiale. Potremmo fare l’elenco di quanti interventi di manutenzione abbiamo dovuto svolgere in decine di palazzi, per risolvere ostruzioni dei condotti di scarico provocate da azioni volutamente rivolte a danneggiare. Comportamenti in talune occasioni spesso legati all’errata convinzione del locatario che lo Iacp quale ente proprietario è tenuto alla completa manutenzione ordinaria degli alloggi. Come avviene nel campo del mercato immobiliare, anche per le locazione degli alloggi popolari vi sono aspetti di manutenzione ordinaria a carico degli inquilini. A questo – prosegue l’avvocato Scontrino – va aggiunta la non regolare corresponsione dei canoni di locazione, che per una parte sono destinati proprio a costituire i capitoli di bilancio destinati alla manutenzione ordinaria.  Indubbiamente vi possono essere e vi saranno alla base del mancato pagamento degli affitti, ragioni di disagio sociale ed economico, ma lo Iacp non ha attribuiti compiti di assistenza sociale e semmai è chiamato anche dagli enti di controllo contabile a dovere giustificare la presenza della morosità e a dimostrare di agire per il recupero dei crediti. Questo IACP pur dinanzi a casi di morosità non si è mai rifiutato di eseguire interventi di manutenzione ordinaria, anche a fronte della presenza di una morosità anche elevata,  almeno quando è risultata evidente la necessità al fine di preservare il patrimonio e la incolumità degli occupanti”.

Torniamo a ripetere ciò che in altre occasioni si è evidenziato e cioè:

  • i capitoli di bilancio per la manutenzione ordinaria non sono tanto floridi, e ciò a causa della evasione dei canoni. La manutenzione ordinaria è finanziata da una parte dei canoni di locazione, non sono previste altre entrate.
  • nella esecuzione degli interventi non si può agire a tappeto, esiste una scala di priorità da rispettare;
  • la morosità accumulata nel pagamento dei canoni di locazione non è solo una avversaria dello Iacp che si trova a perdere risorse, ma è nemica degli stessi inquilini, e i primi a subire conseguenza sono coloro i quali non corrispondono regolarmente il canone di locazione.

“Sbaglia  – prosegue l’avvocato Scontrino – chi ritiene di attribuire allo Iacp di Trapani comportamenti di immobilismo rispetto alla problematica della manutenzione ordinaria.  Pur nelle ridotte capacità di spesa ogni giorno ci sforziamo per dare risposte agli aventi diritto. Ma è ovvio che senza i dovuti corretti comportamenti degli assegnatari e degli occupanti degli alloggi popolari, si tratterà sempre di interventi non risolutivi. Da quando sono alla guida di questo ente oltre a tenere la mia porta sempre aperta a qualsiasi utente, dal primo giorno ho affrontato, supportato dal Consiglio di Amministrazione, la problematica della manutenzione ordinaria. Altro che essere disattenti. L’Ente ha un proprio regolamento per la esecuzione della manutenzione ordinaria, probabilmente d’accordo con la direzione generale lo miglioreremo e questo per meglio riconoscere i diritti agli assegnatari, ma stabilire con più chiarezza la tabella dei doveri dell’ente e degli assegnatari, e i tempi dei procedimenti, per meglio regolamentare sia l’attività dell’ufficio sia per indicare all’utente il percorso da seguire per richiedere quegli interventi che rientrano nella competenza dell’ente. Per quanto è nelle nostre possibilità cercheremo di non far restare nessuno indietro, ma il rispetto e la tutela dell’alloggio popolare non può essere solo qualcosa che abbia come responsabile unicamente l’ente proprietario, lo Iacp, una fetta di responsabilità ricade anche su chi abita l’alloggio e non è certo tirando la giacca al sottoscritto – sottolinea il presidente Iacp –  che si risolvono i problemi. Se questo è l’intendimento di qualcuno, si sappia che da questo lato sono e siamo assolutamente sereni e certi della correttezza del nostro operato.”.

Infine. “Nei prossimi giorni – conclude il presidente dello Iacp Scontrino – avvieremo un tavolo di confronto con i sindacati degli inquilini e laddove è necessario anche con le amministrazioni comunali. E questo perché riteniamo che la problematica necessita del migliore e più ampio confronto e una azione più corale”.