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Istituto Autonomo Case Popolari

Il decreto è del 22 dicembre del 1921. Un regio decreto. Con questo “atto” venne sancita la “nascita” a Trapani dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari. Un ente che da allora ha mantenuto la propria valenza in campo provinciale. L’ente ha mantenuto questa sua denominazione di IACP come del resto hanno fatto tutti gli altri 9 IACP dell’isola, al contrario delle trasformazioni che anche sotto il profilo della denominazione, e non solo, hanno investito il resto degli istituti d’Italia, dove in molti casi sono state create vere e proprie aziende specializzate nel mercato immobiliare. L’avere mantenuto il nome di IACP non ha impedito all’Istituto di conoscere una certa evoluzione sotto i diversi profili, oggi l’IACP di Trapani può vantare una struttura in perfetta linea con le moderne esigenze del mercato della casa, senza dimenticare il ruolo primario e cioè quello di servire, nel rispetto delle finalità istituzionali, fasce sociali bisognevoli di assistenza e sostegno. Restando allineato alle previsioni di legge, nazionali e regionali, che via via sono state emanate in questi anni, da quel fatidico 1921, l’IACP di Trapani oggi ha una struttura che intanto si presenta preparata a venire incontro alle esigenze dei soggetti che non avendo i mezzi economici hanno bisogno dell’aiuto dello Stato e della Regione per potere usufruire di una casa in cui abitare con il proprio nucleo familiare. Ricordiamo che gestiamo un patrimonio di poco oltre gli 8 mila alloggi popolari, patrimonio incrementato dalla proprietà di locali terrani, diversi dei quali destinati ad usi commerciali. Una attività, quella dell’IACP di Trapani, che è stata e viene condotta  in stretto raccordo con l’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici e con tutti e 24 i Comuni della provincia di Trapani. Si sono perfezionati una serie di meccanismi che hanno reso l’IACP efficiente sotto ogni profilo, in grado di fornire puntuali risposte all’utenza. Negli ultimi anni, in assenza di politiche per la costruzione di nuovi alloggi, l’ente si è dedicato ad interventi relativi alla manutenzione del proprio patrimonio e alla vivibilità dei diversi rioni popolari. Sappiamo molto bene che oggi il rischio abitativo non riguarda più solo le aree sociali economicamente più svantaggiate, ma va estendendosi a fasce sempre più ampie della popolazione, fino a coinvolgere le classi medie, dal momento che il divario tra i redditi e le richieste economiche del mercato immobiliare – sia per la compravendita che per la locazione – si è progressivamente ampliato in modo significativo. Inoltre la recessione in atto ha aggravato il quadro così che la coperta del welfare abitativo, nelle diverse forme che assume, lascia scoperte quote tendenzialmente crescenti della popolazione. Una situazione che ci ha visti, come Istituto, tra i primi, se non davvero il primo, in Sicilia, ad avere affrontato le novità del Social Housing. L’IACP è stato protagonista di iniziative progettuali ed esecutive, ricevuto il relativo finanziamento, destinate al recupero. Ci piace ricordare la creazione di un centro sociale a Trapani, nel rione Sant’Alberto, laddove per decenni è rimasto collocato e in disuso un vecchio depuratore, centro oggi gestito dal Comune di Trapani e che è stato dedicato alla figura del giovane eroe trapanese Nino Via, con delega del Comune di Trapani si è anche eseguito il recupero dell’ex convento dei Cappuccini, in piazza Generale Scio, assieme ai Comuni di Castelvetrano ed Erice si stanno eseguendo opere di recupero finanziate con i cosidetti contratti di Quartiere. La trasformazione dell’ente è anche segnata dalla creazione di questo nuovo sito web che man mano verrà implementato con il fine di diventare una finestra di dialogo continuo con gli assegnatari, con le amministrazioni locali, con i professionisti, e con tutti coloro i quali hanno necessità di interloquire con l’Istituto.